Pressione intraoculare & Esercizio Fisico

 

 

Quando si pratica un' attività fisica sia di tipo ricreazionale o strutturata nella quale capita di sollevare carichi o pesi esagerati (come fanno molti appassionati di centri fitness), alla lunga, per alcuni potrebbe avere ripercussioni agli occhi, per via dell'alternarsi di innalzamenti della pressione intraoculare determinata dalla lo sforzo e aggravata dalla manovra di Valsalva (risposta fisiologica che si atttua trattanendo il respiro per qualche secondo).

Lo rileva uno studio condotto tra giovani frequentatori dell'Health club dell'Università di Brasilia, i cui autori suggeriscono che un esercizio simile, prolungato nel tempo, possa costituire un potenziale fattore di rischio o di progressione per condizioni come il glaucoma. Com'è noto quando la pressione intraoculare aumenta per squilibri tra afflusso e deflusso di liquido e la situazione si protrae si danneggia il nervo ottico. In questo modo è favorito il glaucoma che, se non curato, può sfociare nella cecità; la condizione è a lungo asintomatica ma s'individua monitorando la tonometria oculare. Negli esercizi di allenamento aerobici o anaerobici, anche per il sollevamento pesi, e in quelli statici isometrici risultava che la pressione intraoculare si abbassasse, ma secondo i ricercatori non si era studiato specificamente che cosa succede mentre si solleva il peso nella modalità seguita; inoltre incrementi di pressione intraoculare erano stati osservati durante sforzi isometrici massimali e anche nella manovra di Valsalva, l'espirazione forzata a glottide chiusa (come per esempio avviene quando tossiamo ).

 

 

Incremento da contrazione

Gli autori perciò hanno utilizzato un set per fare esercizi alla panca, come avviene nelle palestre, chiedendo a 30 volontari di 18-40 anni e con tonometria normale ( 21 mm Hg) di eseguire due modalità di esercizio. Nel tipo I i soggetti sdraiati in posizione supina hanno sollevato il bilanciere 4 volte, espirando quando alzavano e inalando quando abbassavano tranne l'ultima volta quando hanno trattenuto il respiro per qualche secondo sufficiente per 1-2 misurazioni. Mentre nel tipo II non c'erano differenze. La tonometria è stata rilevata più volte, prima e durante gli esercizi in entrambi gli occhi e un minuto dopo, il tipo II solo nel sinistro. E' risultato un incremento medio della pressione intraoculare in tutte e due le modalità e significativamente di più nella prima, pari rispettivamente a 4,3 mm Hg e 2,2 mm Hg, registrato nel 90% dei soggetti per il tipo I ( in due si arrivava a 13 e 17 mm Hg, ma in tre c'era un calo) e nel 62% per il II (nessuno oltre i 10 mm Hg e cinque con una diminuzione). Un minuto dopo l'esercizio c'era una piccola ma significativa riduzione pressoria nell'occhio sinistro per il tipo II.

 

Quale possibile meccanismo è intervenuto? Come aumenta la pressione?

L'aumento della pressione intraoculare potrebbe essere una conseguenza della manovra di Valsalva che, in associazione con la contrazione dei muscoli addominali e toracici, provoca un incremento extra della pressione venosa intratoracica e una compressione di tale sistema venoso: questo rialzo, trasmesso fino alla coroide, che vascolarizza l'occhio, ne fa aumentare il volume e causa quindi l'innalzamento pressorio intraoculare; potrebbe anche essere in gioco l'aumento della pressione venosa episclerale. L'incremento maggiore con l'esercizio di tipo I potrebbe derivare dalla più elevata pressione intratoracica a causa del trattenimento del respiro. Resta il fatto che in persone esposte a momentanei aumenti di pressione intraoculare legati alla pressione sia intratoracica sia intraaddominale, come chi solleva pesi regolarmente, ma anche chi suona abitualmente strumenti a fiato dove si fa forte resistenza, o chi ha patologie come l'asma o malattie ostruttive urinarie e intestinali, risulta più frequente il glaucoma a tensione normale (con tonometria nella norma). Situazioni come queste potrebbero dunque, se protratte, favorire il glaucoma o peggiorarlo se presente, dato che in questo caso c'è una minore capacità di deflusso del liquido intraoculare: sono già in corso ricerche su individui più vecchi che nello studio, che da molti anni fanno sollevamento pesi o hanno la malattia, per valutare il ruolo del fattore tempo. 

 

References

Magela Vieira G et al. Intraocular pressure variation during weight lifting. Arch. Ophtalmol. 2006;124:1251-1254.

 

Bakke EF, Hisdal J, Semb SO, Intraocular pressure increases in parallel with systemic blood pressure during isometric exercise, Invest Ophthalmol Vis Sci. 2009 Feb;50(2):760-4.